In sintesi L’ordinanza della Suprema Corte affronta il tema della legittimità della revoca dell’ammissione alla procedura di concordato preventivo ex art. 173, ultimo comma l. fall., in presenza di atti compiuti senza l’autorizzazione del giudice delegato. Come disposto dall’art. 167 l. fall. “gli atti eccedenti l’ordinaria amministrazione, compiuti senza l’autorizzazione scritta del giudice delegato, sono inefficaci rispetto ai creditori anteriori …
Revoca del concordato in continuità aziendale se manca la realizzabilità concreta del piano
In sintesi La Corte di Cassazione conferma la legittimazione del Tribunale a revocare l’ammissione della società alla procedura di concordato preventivo dopo aver vagliato in termini rigorosi la fattibilità e la concreta realizzabilità del piano al fine del risanamento dell’impresa. Tale verifica non integra una valutazione di convenienza economica della proposta la quale, al contrario, rimane riservata ai creditori.
Il credito prededucibile dell’attestatore nel concordato preventivo.
In sintesi In tema di stato passivo del fallimento, va riconosciuta la prededucibilità del credito del professionista, chiamato alla redazione del piano di attestazione del concordato in bianco, anche qualora la domanda concordataria sia stata dichiarata inammissibile. Lo chiarisce la Corte di Cassazione (Sez. 1 civ.), con la sentenza n. 25471/2019 depositata il 10 ottobre, che si pone in linea …
La Cassazione fissa un punto fermo sulla vexata quaestio della natura giuridica degli accordi di ristrutturazione ex art. 182 bis l.fall.
Prendendo spunto dalla recente pronuncia della Corte di Cassazione, che declina i nuovi requisiti delle “procedure concorsuali”, l’A. ripercorre l’ampio dibattito sulla natura giuridica degli Accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis L. Fall. e offre nuovi spunti di riflessione anche alla luce del neo approvato Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.